Un grande concerto sinfonico: dalla Settima di Beethoven al virtuosismo di Paganini  e alla rarità di Afredo Piatti

Violino solista e direttore Giulio Plotino, violoncello solista Vadim Pavlov, Orchestra e coro maschile del Teatro Massimo Bellini, maestro del coro Luigi Petrozziello

CATANIA – Un sontuoso programma che spazia da un capolavoro assoluto come la Settima di Beethoven all’ispirato virtuosismo di Paganini, regalando ancora un’autentica rarità di Alfredo Piatti, valente compositore e non solo eccelso violoncellista. È la ricca e raffinata locandina che il Teatro Massimo Bellini propone nei due turni fissati per venerdì 17 e sabato 18 dicembre, rispettivamente alle 20.30 e alle 17.30, proseguendo nel recupero della stagione concertistica 2020.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini salirà Giulio Plotino, virtuoso di chiara fama, che si esibirà anche nella veste di violino solista in due pagine di Niccolò Paganini, e precisamente Le Couvent du Mont Saint Bernard MS 67 e Religiosa Introduzione al Rondó del Campanello per violino, orchestra e coro maschile. L’ensemble corale è istruito da Luigi Petrozziello, affermato maestro del coro del Bellini.


Una proposta di sicuro rilievo artistico e culturale è il Concerto n.2 in re minore op.26 per violoncello e orchestra di Alfredo Piatti, brano di rarissima esecuzione, qui affidato all’estro sapiente di Vadim Pavlov, violoncellista di prestigio internazionale. Sia Plotino che Pavlov ricoprono il ruolo di prime parti nelle fila dell’Orchestra del Teatro.
La seconda parte del concerto sarà occupata da una partitura che non ha bisogno di presentazione, ovvero la Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92 di Beethoven, creazione superlativa e celebrata come universalmente come “l’apoteosi della danza”.