Recital pianistico di Ivan Krpan

Recital pianistico di Ivan Krpan

Vent’anni, ed è subito trionfo. Tanti ne aveva Ivan Krpan, appena due anni or sono, quando sbaragliava il Concorso pianistico internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano, temuta ribalta internazionale per giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Nato a Zagabria nel 1997, il pianista croato sarà ospite del Teatro Massimo Bellini di Catania per l’ultimo recital pianistico del cartellone di concerti. Ed invero, oltre al riconoscimento che lo ha lanciato nell’empireo delle promesse della tastiera, Krpan , oltre a innumerevoli altri premi già nel 2016 si era classificato al terzo posto del Concorso “Chopin” di Mosca, anno nel quale l’Orchestra Filarmonica di Zagabria lo ha insignito del titolo di Giovane Musicista dell’anno. Brillante camerista, si è esibito in tutta l’Europa, oltre che in Asia, grazie anche al supporto della Steinway & Sons, una tra le più prestigiose aziende attive nella costruzione di pianoforti. Artista al passo con i tempi, Krpan da due anni realizza album per un canale streaming, per il quale ha già inciso brani di Chopin e Schumann.

Ed è interamente romantica la locandina impaginata per l’attesissimo concerto catanese, in cui brillano pagine rare di Johannes Brahms e di Franz Liszt. Del compositore amburghese si ascolteranno, insieme ai celeberrimi Tre Intermezzi dell’op. 117, anche la più rara op. 9, un ciclo di sedici Variazioni su un tema tratto dai Bunte Blätter di Robert Schumann: un omaggio al mentore e amico, prematuramente scomparso, ma anche alla consorte di questi, Clara Wieck Schumann, alla quale Brahms rimarrà sempre legato da un vincolo di intimo affetto. Punteggiano queste pagine tre ascolti tratti dalle Harmonies poétiques et religieuses di Franz Liszt, grandioso affresco immaginato a partire dal 1834 in omaggio all’omonima raccolta poetica di Alphonse Lamartine, figura di spicco della stagione romantica francese. Le celeberrime Funérailles, composte in memoria degli eroi uccisi durante le insurrezioni ungheresi del 1849, saranno seguite dalla Bénédiction de Dieu dans la solitude e dall’Andante lagrimoso, brani in cui emerge la profonda riflessione esistenziale e l’esaltata spiritualità del compositore.