𝘛𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦, 𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘵𝘰,
𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰,
𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘤𝘰𝘴ì 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘻𝘪 𝘴𝘰𝘯
𝘥𝘰𝘭𝘤𝘦𝘻𝘻𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘦,
𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘯𝘦 𝘧𝘢𝘤𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘰𝘯𝘰
𝘢𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘚𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘦…

Fu lo stesso Puccini a scrivere le parole di quest’aria, in attesa che Giuseppe Adami e Renato Simoni fornissero la parte successiva del libretto. Ma quando i librettisti lo lessero decisero che non potevano fare di meglio. Qui la versione cantata da Elisa Balbo, la Liù che difende la segretezza del nome di Calf, mossa dalla più umana e sovrumana delle forze: “l’Amore!”
Qui l’estratto da “Turandot”