L’uomo e il mare. È questo l’orizzonte di attesa di “Enoch Arden”

L’uomo e il mare. È questo l’orizzonte di attesa di “Enoch Arden”

L’uomo e il mare. È questo l’orizzonte di attesa di “Enoch Arden”, il marinaio protagonista dell’omonimo melologo per voce recitante e pianoforte, su testo di Alfred Tennyson e musiche di Richard Strauss, capitolo tra i più attesi della rassegna “Poesia in Musica”, varata in sinergia dal Teatro Massimo Bellini e dal Teatro Stabile di Catania, nell’ambito della programmazione di “Porte aperte Unict 2019 – L’Università nella città”.
Il concerto, che avrà luogo mercoledì 10 luglio, alle ore 21, nella Corte di Villa San Saverio (via Valdisavoia 9), vedrà al
pianoforte Francesco Nicolosi, virtuoso di fama internazionale e direttore artistico dell’ente lirico etneo. Voci recitanti gli attori Lucia Cammalleri e Silvio Laviano, nomi di spicco del panorama della prosa.
“Enoch Arden” è considerato uno dei capolavori della letteratura tardo-romantica dell’età vittoriana. Venne licenziato da Tennyson nel 1864, anno di nascita di Richard Strauss, e musicato
nel 1896, mentre il musicista attendeva alla composizione del più celebre poema sinfonico “Don Quixote’. Ultimato nel febbraio dell’anno successivo, venne dedicato all’attore Ernst von Possart,
primo interprete dell’opera insieme al musicista. Si tratta infatti di un melologo che alterna parti recitate a interventi musicali, che punteggiano e commentano il racconto, in cui si narra la triste storia di Enoch Arden, un marinaio che, dopo esser naufragato e aver trascorso dieci anni su un’isola
deserta, fa ritorno a casa e trova che la moglie, Annie, si è risposata con il suo antico rivale Philip. È, insomma, la storia di un ‘cuore infranto’, come all’epoca si amava definire questi personaggi, ai quali Strauss collega una trama di temi conduttori, uno per ciascuno dei tre personaggi oltre al mare, che
costituisce lo sfondo dell’intera, tragica vicenda.
Brano di forte impatto drammatico, è stato appannaggio di fini dicitori e grandi protagonisti delle scene liriche, da Dietrich Fischer-Dieskau a Jon Vickers, da Gwyneth Jones a Brigitte Fassbaender, mentre la parte pianistica è stata interpretata da grandi della tastiera del calibro di Glenn Gould, Marc-André Hamelin e Emanuel Ax.
Nell’attesa serata catanese il poema di Tennyson verrà interpretato da Lucia Cammalleri (nota al pubblico catanese per “Diceria dell’untore”, allo Stabile nel
2009 per la regia di Vincenzo Pirrotta, e a quello palermitano per “Riccardo III non s’ha da fare”, nel 2011, nella produzione di Beno Mazzone) e da Silvio Laviano (di recente nei ‘Sei personaggi in cerca
d’autore’ di Michele Placido, oltre a esperienze precedenti al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli e al Teatro di Genova e al Coriolano di Roberto Cavosi). Pianista d’eccezione sarà Francesco Nicolosi,
direttore artistico del Teatro Massimo Bellini di Catania dal gennaio del 2015, allievo della prestigiosa scuola pianistica napoletana di Vincenzo Vitale, presidente del Centro Studi
Internazionale dedicato a Sigismund Thalberg e direttore artistico, tra gli altri, del Festival “Jeux d’art a Villa d’Este” di Tivoli.