Lucia (Maria Grazia Schiavo), il volto «coperto da uno squallore di morte», vittima di una «spaventevole demenza», ricorda la voce, gli incontri con Edgardo, l’apparizione del fantasma, immagina il loro matrimonio, sempre desiderato ma mai celebrato.
“Ardon gl’ incensi … splendon
Le sacre faci intorno!
Ecco il ministro! Porgimi
la destra … Ah lieto giorno!
Alfin son tua: sei mio!
A me ti dona un Dio …
Ogol piacer più grato
Mi fia con te diviso …
Del cìel clemente un riso
La vita a noi sarà!”