Il pensiero di Alfonso Signorini, che firma la messinscena di “Turandot”

Il ruolo del regista “che deve servire la musica e arricchire l’opera con le proprie suggestioni”, il fascino di Catania e del Teatro Bellini, il suo rapporto con la lirica.
Questo è il pensiero di Alfonso Signorini, che firma la messinscena di “Turandot”, in scena al Teatro Massimo Bellini fino al 20 gennaio.