Quartetto Amarcorde

Quartetto Amarcorde

SINFONICA: SMETANA E FRANCK, CRISI DI VITA TRADOTTE IN MUSICA

NEL RECITAL DEL QUARTETTO AMARCORDE CON IL PIANISTA DE PALMA

Anche per gli abbonati al turno ”
B” della Stagione sinfonica 2003-2004, ritorno al “Bellini” dopo la pausa natalizia. Il prossimo
29 gennaio 2004 alle ore 21 è in programma un concerto dedicato a due grandi musicisti dell’800, Bedrich Smetana e César Franck, in un recital che mette in comune vicende personali e familiari dei due musicisti tradotte in due celebri composizioni: il Quartetto n. 1 in mi min., “Dalla mia vita” del musicista boemo e il Quintetto in fa min. per pianoforte e archi, op. 74, del compositore franco-belga.

Ad eseguire le due composizioni sarà il Quartetto Amarcorde che, nel secondo tempo, sarà affiancato dal pianista Sandro De Palma.

Bedrich Smetana (Lytomisl 1824-Praga 1884) scrisse il Quartetto “Dalla mia vita” in un momento molto difficile della sua esistenza, aveva 50 anni, quando gli fu chiaro che andava verso la completa perdita dell’udito. E’ un’intima confessione autobiografica che concepì e completò nel 1876 ma che fu eseguita per la prima volta soltanto nel 1879 nella Sala del Convitto di Praga. Nel 1877, infatti, nonostante la Società per la musica da camera di Praga lo avesse messo in esecuzione, con una inspiegabile scelta conservatrice ne bloccò il progetto.

César Franck (Liegi 1822-Parigi 1890) fece eseguire per la prima volta il suo Quintetto il 17 gennaio 1880 a Parigi. Le cronache raccontano che al pianoforte c’era Camille Saint Saëns che però non si dimostrò per nulla entusiasta della composizione. Il Quintetto in fa min. fu la prima composizione da camera che Franck scrisse dopo gli anni della giovinezza, durante una crisi complessa della sua vita legata al proprio processo di maturazione spirituale e artistico. La moglie detestava questa composizione perché la riteneva ispirata all’innamoramento del marito per una giovane allieva.

Il Quartetto Amarcorde, di recente costituzione, è formato da musicisti che appartengono ai Berliner Philarmoniker: Alessandro Cappone, il leader del gruppo, ha cominciato a suonare il violino a soli 11 anni. Si è esibito in ogni parte del mondo, dall’Europa all’Australia, dalla Russia alla Cina. Romano Tommasini, violinista, ha studiato a Lussemburgo e a Parigi ed è componente dei Berliner dal 1990. Wolfgang Talirz, violista, è entrato a far parte dei Berliner nel 1983, sotto la direzione di Herbert Von Karajan. Ha vinto numerosi premi. Dietmar Schwalke, violoncellista, è nato vicino ad Amburgo, città dove ha compiuto i suoi primi studi per poi trasferirsi a Berlino. Da dieci anni è nei Berliner ma ha anche una intensa attività da solista.

Il pianista Sandro De Palma è considerato “una delle più qualificate ed originali espressioni del concertismo italiano”. Nato a Napoli, ha studiato con Massimo Bertucci e Vincenzo Vitale. Già a 19 anni è stato vincitore del concorso internazionale “Alfredo Casella”. Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Usa, in Messico. Intensa la sua attività da camera.

Prossimo appuntamento con la Stagione sinfonica della Fondazione sarà l’
8 febbraio 2004,
alle
ore 21 (abbonati al turno “A”), con il recital del soprano Mariella Devia accompagnata al pianoforte da Rosetta Cucchi. Musiche di Rossini e Verdi. Il concerto sostituisce il recital che lo stesso soprano Devia avrebbe dovuto tenere con l’ Ensemble dei violoncellisti del Teatro Bellini, diretti da Vadim Pavlov.