LE SETTE ULTIME PAROLE DEL NOSTRO REDENTORE IN CROCE

LE SETTE ULTIME PAROLE DEL NOSTRO REDENTORE IN CROCE

LA MUSICA DI HAYDN IN2 CONCERTI PER LA SETTIMANA SANTA

IL “BELLINI” NELLE CHIESE DELL’IMMACOLATA E DI LIBRINO

Pasqua in musica per la Fondazione Teatro Massimo Bellini che, nella Settimana Santa e in collaborazione con l’Arcidiocesi di Catania, proporrà al pubblico una composizione sacra di Franz Joseph Haydn (Rohrau, 1732-Vienna, 1809): Le sette ultime parole del Nostro Redentore in Croce. Direttore d’orchestra sarà Marco Zuccarini. Verrà eseguita la prima delle tre versioni della composizione, quella orchestrale appunto (Hob: XX/I). Ne esistono altre due, quella per quartetto e quella in forma oratoriale. La prima esecuzione risale al Venerdi Santo del 1787, a Cadice in Spagna.
Due le date e altrettante le sedi scelte per il concerto: il
6 aprile alle ore 20,00 nella Chiesa di S. Francesco all’Immacolata, in piazza San Francesco d’Assisi; il successivo
7 aprile, alle ore 19,30, nella Chiesa Risurrezione del Signore nel quartiere di Librino. In quest’ultimo caso, è la prima volta che un concerto del Teatro Massimo Bellini si tiene nel popoloso quartiere nella parte sud di Catania e vuole anche essere un omaggio a tutte le periferie della città.
Le sette ultime parole del Nostro Redentore in Croce sarà eseguita dall’Orchestra del “Bellini” e si avvarrà dell’accompagnamento in voce di un sacerdote che “legherà” con un commento teologico le nove parti in cui è suddivisa la composizione.
Marco Zuccarini, diplomato al Conservatorio Verdi di Milano, ha proseguito gli studi di perfezionamento presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Dal 1989 si è interamente dedicato alla direzione d’orchestra lavorando con molte rinomate orchestre italiane accanto a prestigiosi solisti quali Carreras, Accardo, Piazzolla, Duo Gulli-Cavallo, Achucarro, Campanella. Dal 1992 al 2000 è stato Direttore Principale Residente presso l’Orchestra Sinfonica Abruzzese. E’ docente di musica da camera al Conservatorio “A.Casella” de l’Aquila. Molto attivo in Australia e America Latina.

Foto Filippo Sinopoli